ROBERTA MICAGLI

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  • Exhibition
  • Reportage

Roberta Micagli
Photographer

Nasce a Latina nel 1971.

Grandissima appassionata di viaggi, scopre il suo interesse per la fotografia grazie ai suoi primi spostamenti itineranti in Guatemala, Panama, Nicaraguae Honduras. Qui ha iniziato a immortalare i volti scavati dei vecchi e quelli gioiosi dei bambini. Contrasti sociali e cromatici, dinamicità, disagi degli “inascoltati del mondo” sono le caratteristiche che vuole comunicare in pellicola.

Tornata in Italia dopo queste esperienze, conosce Graffiti – Scuola di Fotografia dove perfeziona il linguaggio del reportage, del bianco e nero, del ritratto e dove acquisisce anche le tecniche di sviluppo e stampa.

Passata alla fotografia digitale, dopo aver completato una approfondita formazione dei programmi di post-produzione, sposta i suoi interessi in Australia, India, Reunion e Mauritius. In quest’ultima isola si appassiona alle numerose comunità indiane integrate nel Paese.

Nel 2008 in India, nella città di Haridvar, immersa per giorni tra i seguaci del Kumbh Mela ha scattato immagini cogliendo dettagli di vita dei fedeli e ritraendo le abluzioni nel Gange. Con queste foto ha partecipato alla mostra collettiva “Il viaggio dell’anima” organizzata dalla Graffiti presso il Museo Pigorini di Roma.

Vive in Sud Africa dal 2012 al 2014. In questo periodo ha ritratto la vita degli slums, inoltrandosi fin nei quartieri più disagiati dove la maggior parte delle persone non si spinge. Per amore degli animali in libertà realizza un reportage sulla vita della comunità di elefanti di Abdo Park nell’Eastern Cape. Nel dicembre 2013 ha potuto documentare il funerale di Nelson Mandela a Qunu, città di origine (natale) dell’uomo simbolo del Sud Africa e dei sentimenti di libertà che rappresenta per il mondo intero. Qui, tra i vicoli del villaggio, ha realizzato immagini uniche che ritraggono i volti e i paesaggi senza alcun filtro o contaminazione, nelle quali emerge l’umanità e la spontaneità della popolazione di fronte al feretro di Nelson Mandela. Trasferitasi negli USA, dove vive dal 2016 al 2018, affina particolarmente le tecniche di fotografia metropolitana, concentrandosi soprattutto tra le Avenue di New York e Boston. Nel 2018 partecipa ad un workshop/reportage fotografico e sociale in Perù organizzato dal Maestro Gianni Pinnozzotto e la Graffiti scuola di fotografia. In particolare trascorre alcuni giorni a stretto contatto con i volontari dell’Operazione Mato Grosso e della popolazione locale fotografando la povertà e il disagio della popolazione andina di Chacas. Negli ultimi dieci anni si appassiona alle tematiche mediorientali, tanto da trascorre alcuni periodi in Libano, in Israele e in Palestina. Visita, oltre alle principali città, anche i campi profughi palestinesi del Libano e della Cisgiordania.La storia di questo libro è frutto delle sue esperienze di vita, di amicizia e di disagi sociali nei territori palestinesi.

Born in Latina in 1971. Passionate traveller, she discovered her interest in photography thanks to her first trips to Guatemala, Panama, Nicaragua and Honduras. Here she began to immortalize the sunken faces of the elders and the joyful faces of the children. Social and chromatic contrasts, dynamism, discomfort of the “unheard people of the world” are the characteristics that she wants to communicate on film. Back in Italy, she knew Graffiti – School of Photography, where she refined the language of reportage, black and white and portrait and where she also acquires the techniques of development and printing. Moving to digital photography, after completing a thorough training in post-production programs, she moved her interests to Australia, India, Reunion and Mauritius. On this island she got passionate about the many Indian communities integrated into the country. In 2008 in India, in Haridwar, she immersed herself for days among the followers of the Kumbh Mela, taking shots of the lives of the faithful and portraying the ablutions in the Ganges. These photos were exposed in the collective exhibition “Journey of the soul” organized by Graffiti in the Pigorini Museum in Rome. She lived in South Africa from 2012 to 2014, where she portrayed the slums, sneaking into the most disadvantaged neighborhoods, inaccessible to most. For the sake of wild animals , she made a reportage on the life of the elephants community of Abdo Park in the Eastern Cape. In December 2013 she managed to document Nelson Mandela’s funeral in Qunu, the hometown (birthplace) of the man who is the symbol of South Africa and of the spirit of freedom he represents for the whole world. Here, in the alleys of the village, she took unique shots of faces and landscapes without any filter or contamination, depicting the humanity and spontaneity of the population in front of Nelson Mandela’s coffin. She moved to the USA, where she lived from 2016 to 2018, refining the techniques of metropolitan photography, mainly concentrating on the avenues of New York and Boston. In 2018 she participated in a photographic and social workshop/reportage in Perù organized by the master Gianni Pinnizzotto and the Graffiti school of photography. In particular, she spends a few days in close contact with the volunteers of the Operation Mato Grosso and the local population, shooting the poverty and hardship of the Andean population of Chacas. In the last ten years she became so passionate about Middle Eastern issues to spend weeks in Lebanon, Israel and Palestine. In addition to the main cities, she also visited the Palestinian refugee camps in Lebanon and the West Bank. The story of this book is the fruit of his experiences of life, friendship and social hardships in the Palestinian territories.

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Exhibitions

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